SAN MARINO

gennaio 2005

 

In occasione del Ponte dell’Epifania abbiamo deciso di prenderci una breve vacanza di relax, si fa per dire!!.

Il 7 gennaio ore 7.00 si parte alla scoperta di San Marino …….

Arrivati a Verona ecco un piccolo imprevisto: una nebbia piuttosto forte ricopre l’Autostrada del Brennero.

Giunti all’uscita di Rimini Sud un caldo sole ci accoglie.

Parcheggiamo la nostra auto in un parcheggio a pagamento (4 euro per circa 7 ore) e ci incamminiamo verso il centro storico passando per una delle porte della cittadina.

Iniziamo a girovagare fra i vari vicoletti scoprendo angoli sempre diversi fra cui il Duomo e il bellissimo Palazzo Pubblico.

Vista la temperatura calda decidiamo di prendere dei tranci di pizza e di pranzare all’aperto su dei tavolini in una posizione panoramica.

Dopo pranzo decidiamo di visitare le tre Torri che svettano sulla cittadina.

Con un biglietto cumulativo si ha la possibilita' di entrare sia nella Rocca che nella Torre della Cesta, mentre la terza torre la Montale non e' visitabile.

Entriamo per prima nella Rocca dove e' possibile visitare oltre al cortile interno anche le mura da cui e' possibile ammirare uno splendido panorama sulla zona circostante. Dopo aver scattato diverse fotografie,attraverso un piccolo “sentiero”, detto  “ il passo delle streghe”, ci avviamo verso la Cesta, la seconda Torre.

Anche qui e' possibile visitare le mura da cui si gode, ovviamente, uno splendido panorama. Al suo interno e', inoltre, possibile visitare un Museo delle Armi Antiche.

Terminata la visita alle Torri, girovaghiamo ancora un po’ per San Marino, curiosando fra i negozietti in cui sono venduti praticamente le stesse cose.

Decidiamo di visitare San Leo, un piccolo borgo che dista circa una quindicina di chilometri  e che in molti ci hanno consigliato.

Con l’aiuto del nostro navigatore giungiamo attraverso una strada abbastanza tortuosa a San Leo, ma la bellezza del paese merita le numerose curve.

Infatti, al centro del paese si trova una bellissima piazza in cui svettano una Pieve Romanica ed una Torre del XII secolo. Dopo circa due ore facciamo ritorno a San Marino dove ci troviamo di fronte ad un poco piacevole imprevisto.

Arriviamo al B&B “Silvana” e non troviamo la stanza che avevamo prenotato a mezzogiorno.

La persona che troviamo alla reception ci comunica, infatti, che non ci sono camere disponibili e ci indirizza ad un hotel con cui collaborano, ma con condizioni differenti rispetto alla nostra prenotazione. Unica motivazione che  ci viene data e' “ guardate che anche se il costo e' diverso le camere sono più belle rispetto alle nostre”.

Scocciati decidiamo di non andare all’hotel consigliatoci, ma cerchiamo un altro posto. Senza alcuna difficoltà troviamo una stanza all’Hotel Villa Giardi, un tre stelle carino.

Torniamo per la cena in un posto che avevamo già notato nella passeggiata pomeridiana, “L’Osteria di Bacco”, dove gustiamo ottimi piatti della cucina romagnola. Dopo cena passeggiamo per le vie abbastanza desolate della cittadina.

Visto l’orario (le 21.00 circa) decidiamo di recarci a Rimini per “spiare” il mare. Sulla strada la nebbia ricompare e perdura anche in Rimini, tanto che non riusciamo a vedere neppure il mare.

Torniamo allora verso San Marino.

Dopo la colazione in hotel,lasciamo San Marino e partiamo verso una nuova meta: Urbino guidati dal  nostro navigatore satellitare.

Arrivare ad Urbino e' stata praticamente una vera e propria avventura, perche' per evitare l’autostrada ( il percorso ci sembrava troppo lungo!!) il navigatore ci ha fatto passare in mezzo a tutte le colline del Montefeltro.

Il panorama e' veramente splendido …… ma che curve però!!!

Dopo numerose curve  siamo finalmente arrivati ad Urbino.

Cercato un parcheggio, entriamo in citta' attraverso Porta Santa Lucia.

Il primo acchito  e' stato poco entusiasmante, perche' la citta' ci e' apparsa poco storica.

Abbiamo girovagato fra i vari vicoli sino ad arrivare nel centro vero e proprio dove nella stessa piazza si affacciano i due monumenti piu' importanti di Urbino:  il Duomo ed il famosissimo Palazzo Ducale.

Dopo aver visto gli orari di apertura del Palazzo Ducale, che la nostra guida consiglia, e aver programmato la visita per il pomeriggio ci rechiamo nel Duomo. Niente di particolare a dire la verita'…….

Ci dirigiamo verso l’alto attraverso una strada piuttosto ripida per giungere ai punti panoramici segnalati sempre dalla guida.

Superato il “grande traffico” dovuto al mercato settimanale, arriviamo al punto panoramico segnalato dalla Guida della Touring, ed ecco la sorpresa: .... il Palazzo Ducale in tutto il suo splendore ( altro che vederlo dalla piazza centrale). Restiamo veramente estasiati dallo splendore del palazzo voluto da Federico di Montefeltro.

Dopo averlo ammirato e, naturalmente immortalato, ritorniamo verso il centro della cittadina per cercare  un posto per il pranzo.

Essendo una città universitaria molto importante, Urbino è piena di locali dove poter pranzare. Noi scegliamo un piccolo locale in cui è possibile mangiare pizze e focacce di ogni tipo.

Terminato il pranzo siamo scesi verso il Palazzo per ammirarlo dal basso.

Il Palazzo e' uno dei migliori esempi dell'architettura italiana del Rinascimento. Fu costruito per volontà del duca Federico da Montefeltro su progetto di Luciano Laurana, che ne definì la struttura fondamentale, concepita intorno a un maestoso cortile centrale, e ne disegnò la facciata.

I lavori, iniziati nel 1465, furono sospesi nel 1472, quando Laurana si allontanò da Urbino. . La parte piu' originale dell'intera costruzione e' la "facciata dei torricini", disegnata dal Laurana: sporgente rispetto al resto dell'edificio, e' chiusa lateralmente da due torri slanciate, terminanti con guglie, e ha al centro tre logge sovrapposte. Alla morte dell'ultimo duca di Urbino, Francesco Maria II, il ducato passo' allo Stato Pontificio: il palazzo fu spogliato di tutte le collezioni d'arte, in parte trasferite alla corte medicea a Firenze ed adibito a sede del Legato Apostolico.

Nel 1756 il cardinale Stoppani vi trasferì la sua raccolta di antiche epigrafi dando cosi vita al Museo di antiche lapidi, in parte ancora esistente. Con la proclamazione del Regno d'Italia, il palazzo ducale di Urbino divenne monumento nazionale e ospitò diversi uffici. Dal  1912 e' sede della Galleria Nazionale delle Marche.

Decidiamo di visitare questa importante galleria  che viene considerata una delle maggiori raccolte d'arte italiane( costo dell’ingresso e' di 4 euro per circa 2 ore).

Sono, infatti, presenti opere di importanti artisti come  Raffaello con il celebre "Ritratto di gentildonna" (meglio nota come "La Muta"), Paolo Uccello con una predella, Andrea del Verrocchio, Piero della Francesca con la "Flagellazione" e la "Madonna di Senigallia", Tiziano con l'"Ultima Cena" e la "Resurrezione".

Celebri anche la "Prospettiva di citta' ideale", l'Alcova di Federico da Montefeltro, lo "Studiolo" e la serie di 14 ritratti che erano destinati a decorarlo,attribuiti a Giusto di Gand.

Inoltre e' possibile ammirare anche una raccolta di ceramiche delle piu' note manifatture marchigiane, toscane ed abruzzesi.

La visita permette di osservare oltre alla collezione permanente delle opere della galleria anche le bellissime ambientazione del palazzo ricco di caminetti decorati, soffitti lavorati e pavimenti molto particolari.

Per un maggior controllo dei visitatori la visita si svolge con l’accompagnamento del personale della galleria. Al termine della visita e' possibile recarsi nel sotterraneo del palazzo dove  si trovavano le cucine, le stalle ed i magazzini di conservazione degli alimenti.

Sono le tre  del pomeriggio quando decidiamo di lasciare Urbino per tornare verso casa ; purtroppo pero' ad Urbino non ho trovato la palla di neve per la mia collezione.

Ci dirigiamo verso l’ingresso dell’autostrada  di Pesaro pensando di fermarci in un ristorante di Imola per la cena, ma la nebbia cambia i nostri piani.

Infatti, appena entrati in autostrada una fitta coltre di nebbia copre il nostro cammino tanto che la voglia di fare tappa ad Imola ci passa. La nebbia ci accompagnerà per tutta l’autostrada del Brennero e per una parte dell’A4 sino al casello di Brescia.

Finalmente, nonostante la nebbia, riusciamo ad arrivare a casa.

Che peccato: la nebbia ha rovinato i nostri piani e pensare che a San Marino ed ad  Urbino il cielo era limpido ed azzurro.